Il potere d’acquisto rimane una delle principali preoccupazioni per i francesi. E a ragione: da diversi anni il costo della vita è in costante aumento, mentre i salari faticano a tenere il passo. Benzina, affitto, bollette, generi alimentari… tutto sta aumentando. Entro il 2025, tra il blocco delle prestazioni sociali, l’eliminazione di alcune agevolazioni fiscali e il continuo aumento dei prezzi di tutti i giorni, molte famiglie si troveranno ad affrontare una crescente pressione finanziaria.
Ma come possiamo sapere, concretamente, se siamo considerati poveri? L’Osservatorio sulle disuguaglianze ha pubblicato un rapporto molto atteso che fa luce proprio su questo interrogativo.
La soglia di povertà nel 2025: 1.073 euro al mese
Secondo l’Osservatorio, chiunque viva con meno di 1.073 euro netti al mese si colloca al di sotto della soglia di povertà. Questa cifra corrisponde al 50% del reddito mediano in Francia, ovvero la metà dello stipendio che un francese “medio” percepisce ogni mese.
In altre parole, al di sotto di questa cifra, il bilancio non consente più di coprire le spese essenziali senza grandi sacrifici: alloggio, cibo, energia, trasporti, salute o persino la scolarizzazione dei figli.
Per darvi un’idea approssimativa:
Il salario minimo netto nel 2025 ammonta a circa 1.426,30 € , ovvero appena 350 € al di sopra della soglia.
Il 10% delle famiglie più povere dispone, in media, di 1.122 euro al mese .
Soglie adattate alle dimensioni del nucleo familiare
Naturalmente, il livello di povertà non si misura solo a livello individuale, ma anche in base alla composizione del nucleo familiare. Ecco i valori medi stabiliti dall’Osservatorio:
Persona singola : meno di 1.073 € al mese.
Famiglia monogenitoriale con un figlio di età inferiore a 14 anni: meno di 1.395 € .
Coppia senza figli : meno di 1.610 € .
Coppia con un figlio di età inferiore a 14 anni: meno di 1.931 € .
Coppia con due figli di età superiore ai 14 anni : meno di 2.683 € .
Queste cifre non riflettono la povertà assoluta, ma la mancanza di margine di manovra: le famiglie interessate devono contare ogni euro, rinunciare ad alcune spese e, nei casi più difficili, ricorrere agli aiuti pubblici.
Cosa significa vivere al di sotto della soglia di povertà?
Essere considerati poveri in Francia non significa necessariamente vivere senza lavoro o casa. La maggior parte delle persone colpite ha un tetto sopra la testa e un lavoro, a volte anche a tempo pieno. Ma il loro reddito non è sufficiente a coprire le spese fisse e le spese di sostentamento.
Affitto, riscaldamento, spesa alimentare e trasporti assorbono quasi l’intero budget. Attività ricreative, vacanze, gite e persino alcune cure mediche diventano un lusso. Molte famiglie devono quindi fare scelte difficili: ridurre i costi del riscaldamento , posticipare le visite mediche o fare affidamento sull’assistenza alimentare.
Una precarietà crescente
Quasi 5,4 milioni di francesi vivono attualmente al di sotto della soglia di povertà. Questa cifra illustra una realtà preoccupante: nonostante gli sforzi per contenere l’inflazione, la classe operaia fatica a tenere il passo. I primi a risentirne sono i bassi salari, le pensioni modeste e i lavori precari.
Dietro queste statistiche si celano vite ordinarie: quelle dei lavoratori part-time, dei giovani professionisti all’inizio della loro carriera, dei pensionati isolati o dei genitori single. Tanti francesi che, ogni mese, si destreggiano tra bollette e spese impreviste, sperando semplicemente di “arrivare alla fine del mese”.
Un punto di riferimento, non un’etichetta
Sapere se si è al di sotto di questa soglia non dovrebbe essere visto come un dato inevitabile, ma come un indicatore sociale. Permette di comprendere meglio le disuguaglianze economiche in Francia e stimola un dibattito cruciale: quello sul vero costo della vita e sul potere d’acquisto.
In sintesi
Entro il 2025, una persona single che guadagna meno di 1.073 euro netti al mese sarà considerata al di sotto della soglia di povertà. Questa soglia sale a 1.610 euro per una coppia e a 2.683 euro per una coppia con due figli adolescenti .
Questi dati evidenziano l’urgente necessità di ripensare il potere d’acquisto e la vita quotidiana delle famiglie a basso reddito.
