Paralisi del sonno: cause, sintomi, rischi, trattamenti

La paralisi del sonno, se non accompagnata da narcolessia, non è una malattia grave. Tuttavia, è vero che può essere fonte di ansia, soprattutto per i bambini. Idealmente, si dovrebbero imparare tecniche di rilassamento per affrontare meglio la situazione ed evitare di avere un attacco di panico ogni volta che si verifica. Praticando esercizi di respirazione, imparando a controllare le proprie emozioni e associando il momento a immagini piacevoli, è persino possibile trasformarlo in un’esperienza positiva di “sogno ad occhi aperti”!

Fate attenzione a non lasciarvi influenzare da pseudoscienziati e ciarlatani che cercano di convincervi che la paralisi nel sonno sia un modo per gli spiriti di comunicare con voi. La paralisi nel sonno non è un fenomeno paranormale, ma semplicemente il risultato di un processo chimico noto.

Le sedute di rilassamento possono aiutare a superarli. Se la causa risiede in ansie profonde, spesso è necessaria la psicoterapia.

Come si può prevenire la paralisi del sonno?
Considerati i fattori che aumentano il rischio di paralisi del sonno, i modi per prevenirla sono relativamente semplici, a patto, ovviamente, che non sia coinvolta la narcolessia:

Pratica una buona igiene del sonno: cerca di andare a letto e svegliarti alla stessa ora ogni giorno, compresi i fine settimana. Idealmente, vai a letto quando arriva il sonno, non combatterlo e alzati quando sei completamente sveglio.
Pratica la meditazione o un’attività fisica rilassante per apprendere tecniche di gestione dello stress e dell’ansia.
Se stai assumendo determinati farmaci che influiscono negativamente sul sonno, chiedi al medico che te li ha prescritti per scoprire se esistono alternative. Tuttavia, fai attenzione e non interrompere mai il trattamento senza l’approvazione del medico.
Fonti:

Swiss Medical Journal, College of Educators of Neurology, Istituto nazionale di salute e ricerca medica, Dott. Royant-Parola

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