Quali sono i benefici del tarassaco e quando non assumerlo

Effetti collaterali

Al momento non sono registrati particolari effetti collaterali legati all’utilizzo del tarassaco né sotto forma di alimento né come bevanda o compresse: è dunque, generalmente ben tollerato dal tuo organismo. In alcuni casi, tuttavia, potrebbero insorgere fastidi a livello gastrico a causa di un potenziale aumento dell’acidità. Come spesso succede per piante o fiori, però, l’effetto collaterale più frequente è legato all’allergia: se dovessi esserne sensibile, il contatto o l’assunzione potrebbe provocarti una reazione.

Controindicazioni del tarassaco

Oltre alle controindicazioni intrinseche legate alla pianta, il suo utilizzo è sconsigliato anche in combinazione con alcuni medicinali o terapie già in corso e in questi casi è sempre necessario il preventivo consulto di un medico.

Quando non assumerlo

Ad esempio, non dovresti assumere il tarassaco se stai seguendo un trattamento a base di antibiotici, diuretici, litio o farmaci che vengono modificati dal fegato, dato che la pianta potrebbe interferire con il loro effetto.

In generale poi il tarassaco è da evitare durante la gravidanza o la fase di allattamento e anche se dovessi soffrire di gastrite o di reflusso gastroesofageo: per questo devi fare attenzione alla possibile interazione dei farmaci Fans con il tarassaco, che potrebbe così aumentarne gli effetti dannosi. Come ti dicevo prima, inoltre, le foglie della pianta sono molto ricche di potassio perciò la concomitanza con altri farmaci o sostanze a base dello stesso minerale potrebbe causare una sovrabbondanza di potassio.

Fai attenzione anche se soffri di disturbi alla tiroide poiché, in questo caso, dovresti limitare il consumo di tarassaco: parlane con il tuo medico, che in base alla tua situazione ti darà indicazioni più precise sulle quantità che puoi assumere.

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