Quando avevo 17 anni ho lasciato mio figlio e non avrei mai pensato di ricevere un messaggio da lui composto solo da tre parole.

Una seconda possibilità di maternità:
di fronte all’incomprensione dei suoi genitori adottivi, Joanna diventa un faro di speranza. Ascolta, impara e sostiene. Accompagna il suo bambino, ora Aaron, attraverso ogni fase della sua trasformazione con gentilezza, pazienza e un sincero desiderio di ricostruire un legame autentico.

Poi scopre una verità spesso ignorata: l’adozione non cancella emozioni, dubbi o legami profondi. Non è una nuova pagina, ma un nuovo capitolo della vita.

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