La famiglia di Maxwell si disperse nella vergogna. “Siamo partiti con più della semplice libertà. Siamo partiti con le nostre vite.”
Un nuovo inizio
Sei mesi dopo, viviamo in un appartamento modesto ma soleggiato. L’ordine restrittivo è in vigore. Maxwell è in carcere per violenza domestica. Ora sono un’infermiera qualificata e lavoro al pronto soccorso, aiutando le donne i cui “incidenti” sono testimoni silenziosi. Ed Emma? Ha 12 anni, è cauta, calma e incredibilmente coraggiosa.
A scuola, il preside Andres mi ha chiesto di parlare agli studenti di resilienza. Mia figlia dice: “Mamma, essere forti non significa stare in silenzio. Significa chiedere aiuto”. E ha ragione.
A colazione, mi chiese: “Ti manca?” Deglutii. “No”, risposi. “Non mi manca la paura.” Ed Emma sussurrò: “Mi piaci così come sei ora.” Ci proteggiamo a vicenda. Siamo a casa.
