Tua figlia è viva! Un ragazzo nero senza fissa dimora rivela un segreto che sconvolge il miliardario…

Il ragazzo frugò in tasca e tirò fuori uno schizzo spiegazzato: due figure stilizzate che si tenevano per mano sotto il sole. In una grafia tremolante: Emily e Jayden.
“Me l’ha disegnato”, sussurrò. “Due giorni fa, al parco. Mi ha dato il suo panino e ha detto che suo padre avrebbe aiutato i bambini come me.”

Jonathan si bloccò. Emily aveva un amico di nome Jayden che “costruì castelli di spazzatura e un filo rosso intorno al polso era impossibile. Lui l’aveva liquidata come una fantasia infantile. Ma eccolo lì, reale, in carne e ossa.”

Il ragazzo si voltò, il suo sguardo trafiggeva la folla. La sua piccola mano era alzata mentre guardava il dottor Collins Wees, il medico di famiglia che aveva firmato il certificato di morte.
“Al museo… quando è caduta, l’ho tenuta stretta. Respirava. Ha chiamato suo padre. Ma lui ha detto che se n’era andata. L’ha presa.”

Il petto di Jonathan esplose di rabbia. Si rivolse al medico, con voce roca:
“Mi hai detto di cremarla stasera! Hai quasi seppellito mia figlia viva!”

E poi: un movimento.

Un fremito nella gola di Emily. Un respiro affannoso.

“Papà…”

La parola era debole, spezzata, ma reale.