Una passeggera alta umiliata per aver preso un aereo

Trasformare ogni viaggio in un atto di attivismo (e di gioia).

Oggi, Sarah non si accontenta più di viaggiare. Si batte, con delicatezza ma determinazione, per una migliore rappresentazione dei corpi nel settore turistico. Niente più sedili angusti, lenzuola troppo piccole o sguardi imbarazzati: sta sfidando marchi, aziende e agenzie. Con umorismo, ma anche fermezza, spinge il mondo ad adattarsi alla realtà, piuttosto che il contrario.

Una nuova prospettiva su se stessi e sugli altri

Oltre al semplice viaggio, la storia di Sarah tocca qualcosa di più profondo:  il diritto di esistere pienamente, di amare se stessi incondizionatamente e di sentirsi legittimi, ovunque ci si trovi.  Ci ricorda che  l’autostima non dipende dai numeri, ma dalle esperienze vissute ,  dalla fiducia in se stessi e  dai ricordi significativi.