Una semplice analisi del sangue potrebbe presto rivelare l’Alzheimer fino a 11 anni prima della comparsa dei sintomi. La chiave è una proteina, la beta-sinucleina, che aumenta nel sangue molto prima del declino cognitivo. Una scoperta che potrebbe rivoluzionare diagnosi e trattamenti della demenza. Come questo test può cambiare la prevenzione dell’Alzheimer

Questo test può rilevare l’Alzheimer 11 anni prima della comparsa dei sintomi
Un team di ricerca internazionale ha determinato che i livelli di una proteina nel sangue chiamata beta-sinucleina (β-sinucleina) possono indicare l’Alzheimer anche 11 anni prima della comparsa dei sintomi clinici, come la perdita di memoria e altre forme di declino cognitivo. Semplici analisi del sangue potrebbero aiutare milioni di persone a rallentare la progressione della neurodegenerazione.
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A cura di Andrea Centini
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Semplici analisi del sangue potrebbero rivelare il morbo di Alzheimer circa undici anni prima della comparsa dei sintomi, tra i quali perdita della memoria, cambiamenti radicali nell’umore e difficoltà nella coordinazione e nel linguaggio. In questo caso non si parla di casi sporadici della malattia neurodegenerativa, la principale forma di demenza al mondo, bensì di quelli genetici associati a specifiche mutazioni. I ricercatori, infatti, hanno scoperto che i livelli ematici della proteina beta-sinucleina sono fortemente associati all’insorgenza di Alzheimer e iniziano ad aumentare una decina di anni prima della manifestazione sintomatica.