Tua figlia è viva! Un ragazzo nero senza fissa dimora rivela un segreto che sconvolge il miliardario…

Tua figlia è viva! Un ragazzo nero senza fissa dimora rivela un segreto che sconvolge il miliardario…

La pioggia era cessata, ma le torri di vetro di Manhattan continuavano a piangere, le loro finestre brillavano debolmente nell’alba grigia. All’interno della Cattedrale di Sant’Agostino regna il silenzio, rotto solo dalle note cupe di un organo a canne.

All’altare c’era Jonathan Pierce, un uomo il cui nome avrebbe potuto essere Wall Street. Miliardario, investitore, uomo di potere. Ma oggi non era altro che un padre che seppelliva i suoi simili. Sua figlia Emily, di soli otto anni, giaceva in una bara d’argento ricoperta di rose bianche. La sua morte – un arresto cardiaco improvviso durante una gita scolastica – lo aveva distrutto.

Le parole del prete svanirono nelle orecchie di Jonathan. Fissò il volto di Emily, pallido come porcellana, le labbra serrate in un silenzio eterno. Pensò alla sua risata che echeggiava nei corridoi del suo attico. Sparita. Rubata.

Pochi passi, piccoli e saggi. Teste girate. Dietro la cattedrale c’era un ragazzo. Scalzo, con abiti stracciati, la pelle scura per la fuliggine cittadina. Non aveva più di sette anni.

La congregazione fu inondata da mormorii. Un bambino di strada? Qui?

Ma il ragazzo non si spaventò. Percorse la navata, superando colonne di marmo e persone in lutto sbalordite, fino a raggiungere la bara. Lentamente, con passo sicuro, posò la mano sulle dita immobili di Emily.

La sua voce, seppur debole, risuonò nella stanza a volta.
“Non se n’è andata.”

Singhiozzo. Una donna svenne. Jonathan barcollò all’indietro, con il sangue che gli rombava nelle orecchie.