Crescere con una madre che ferisce più di quanto rassicuri non è qualcosa che si legge in una favola… eppure, è la realtà per molte persone. Dall’esterno, tutto potrebbe sembrare “normale”: niente urla in pubblico, niente scenate, a volte persino una famiglia che sembra invidiabile. Ma dentro, ci sono quelle piccole osservazioni pungenti, quella paura di deludere, quella sensazione di non essere mai abbastanza. Se avete avuto una madre che usava le parole come armi invisibili, alcuni aspetti di questo articolo vi sembreranno senza dubbio stranamente familiari…
Quando la violenza risiede nelle parole… e nei silenzi

La violenza psicologica non si limita a urla o insulti. Può anche assumere la forma di indifferenza, sottile denigrazione, continui paragoni, sensi di colpa o ritiro dell’affetto come forma di “punizione”. Poiché non ci sono segni visibili, spesso ci diciamo che “non è stato poi così male”. Eppure, il cervello registra tutto: tensione costante, paura di fare la cosa sbagliata, la sensazione di camminare sulle uova in casa.
