Dal rinvaso alla potatura: come coltivare il plumbago in 10 efficaci mosse

Appartenente alla famiglia delle Plumbaginaceae, il plumbago è una bellissima pianta rampicante dai fiori color azzurro, non a caso viene chiamato anche gelsomino azzurro o geranio azzurro, o ancora, plumbaggine.

Al genere appartengono una decine di specie, molto apprezzate per la fioritura che si concentra nei mesi tra maggio e settembre.

Coltivare questa pianta è abbastanza semplice, basta supportare il suo sviluppo di anno in anno cambiandole il vaso e procurarle del terriccio che sia sempre ricco di sostanze nutritive e ben drenato. Senza mai dimenticarsi di garantire alla pianta un’efficace potatura prima della fase vegetativa.

Caratteristiche e origini

Le origini del plumbago si trovano nelle regioni a clima mite dell’Asia. Le varie specie sono piante annuali o perenni, dall’aspetto di un arbusto o di un rampicante, i cui fiori sono uniti in infiorescenze a spiga che possono raggiungere una lunghezza tra i 20 e i 30 cm.

Varietà

Tra quelle dieci specie menzionate del plumbago, meritano una menzione il plumbago auriculata (o plumbago capensis), originario del Sudamerica e forse il più diffuso e coltivato. Si tratta di un arbusto rampicante con foglie di un bel verde intenso e di forma ovale, e fiori azzurri. Di colore rosso scarlatto sono invece i fiori del plumbago indica, originario dell’Asia sud-orientale e con foglie meno lunghe rispetto all’auriculata.

il Plumbago zeylanica è una pianta erbacea con foglie dalla forma ovale e fiori corolle bianche. Questa varietà può fiorire tutto l’anno, tant’è che è molto usato per abbellire aiuole e giardini.

Esposizione

Dove mettere il plumbago? L’esposizione migliore per questa pianta è in pieno sole, sia che venga coltivata in piena terra sia che venga coltivata in vaso. L’esposizione ottimale è a sud, possibilmente al riparo dal vento.

Terreno e concime

Normalmente il plumbago va rinvasato all’inizio della primavera, usando un vaso di terracotta un po’ più grande rispetto a quello precedente. Il terreno deve essere fertile e ben drenato, per questo  è consigliabile anche mettere sul fondo del vaso della ghiaia o dei pezzi di coccio, così da evitare la formazione di ristagni di acqua.

In primavera e in estate il concime deve essere somministrato ogni 15 giorni circa, usando un prodotto liquido diluito nell’acqua di irrigazione. In autunno e in inverno si tende a non concimare mai.

Annaffiature

Quanta acqua vuole il plumbago? Dalla primavera all’estate questa pianta deve essere innaffiata regolarmente aspettando però che il terreno sia asciutto in superficie prima di bagnarla di nuovo. Il plumbago ama l’ambiente umido per cui nebulizzare di tanto in tanto la pianta non può che fare bene: attenzione però a non bagnare i fiori perché, se esposti al sole e bagnati, potrebbero macchiarsi.

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